sempre 2009
Domanda
I..."normali" debbono ritardarsi per attendere il resto..?
Post del 2009
Per crescere socialmente, in un senso o in altro, occorre avere molte risposte alle domande, la mia è questa.
Non mi faccio mai domande quando sono a contatto con dei bambini, sento spontaneo il mio atteggiamento e non potrei reprimerlo perchè liberamente esercito il mio istinto.
Così penso dovrebbero fare tutti.
Però ragiono sulla nostra socialità così mutata a causa degli immigrati.
Sono troppi e le nostre braccia "non devono" essere abbastanza grandi, per il nostro e il loro bene.
Ci deve essere un calmiere, definito dall'Unione Europea perchè è un problema di tutti i suoi stati.
Per ciò che riguarda coloro che si sono inseriti, anche non regolarmente, io credo che emarginarli sia il più grosso errore che si possa fare.
Raggrupparli fra di loro li unisce contro noi; si formano delle fazioni che si guardano in cagnesco e che possono giungere ad atti di violenza gratuita, quando gli insulti vanno oltre il limite.
Dico una cosa che mi è successa più volte. Sono stata emarginata io dai miei stessi vicini di casa per avere dato accoglienza, soprattutto ai bambini, di questi nostri ospiti.
mia risposta
Penso che siamo tutti normali se viviamo insieme. Se si viene classificati "anormali" lo diventiamo anche se siamo "i migliori della classe"
Penso che i nostri figli per crescere abbiano bisogno di imparare a non odiare. Altri possono pensare che abbiano bisogno di odiare.
Io do la mia risposta logicamente.
Penso che a non insegnare loro a porgere la mano a chiunque, se un giorno odieranno noi e la Società sarà la conseguenza del non ritardarsi per non attendere il resto. Un tipo di crescita come un altro, ma senza quei valori che tutti diciamo è necessario coltivare.
A volte, per cogliere l'attimo, si perde molto di più.
continua........
da sissi
cara dodi, oggi ho un po' più di calma e così eccomi a te!sono in una quarta elementare i bambini sono cresciuti ed anche diventati un pò più birichini! questo non sarebbe niente ma a volte soprattutto alcune bambine assumono nei confronti di alcuni compagni atteggiamenti non belli!sono molto dispiaciuta di questo! In genere questi fatti avvengono quando io non sono presente (con supplenti ed altri insegnanti) e questo mi amareggia amcora di più e a volte mi sembra di non aver fatto niente! intendo a livello di rapporti e di crescita personale. so però che sempre in una classe succedono certe cose ed anche tra bambini c'è quello più prepotente che cerca di gestire i bambini non direi più deboli ma meno spavaldi e apparentemente meno sicuri! sì, penso che la cosa più importante da insegnare sia proprio questa :il rispetto degli altri, la disponibilità all'ascolto e l'accettazione ; solo così potranno crescere veramente sani e pronti ad affrontare le difficoltà che man man incontreranno!purtroppo spesso si diventa adulti senza aver coscienza di cosi significhi, si riempie un vaso che non conosce il contenuto... e così o lo getta via o lo spreca in azioni inutili!sono anche convinta , che comunque non dobbiamo mai perderci in situazioni che non ci appartengono, ma solo cercare di mettere a fuoco ciò che sempre emerge anche da negatività che proprio perchè tali ci indicano altre direzioni.
da sissi
Le parole servono e come! perchè, se sapute usare bene acquistano la musicalità del cuore e lasciano intravedere la "fermezza" del pensiero.Ti abbraccio in silenzio.
da dodi
Anche tu mi raggiungi sempre nei punti dove ho bisogno delle parole che mi dici, e come le dici.
sissi
Hai risposto già te dodi, con i miei scritti. aggiungo comunque che..
non c'è da differenziare un bel niente, non c'è da creare la classe dei bravi e dei meno bravi, degli italiani e degli stranieri! La vera crescita è un'altra! si cresce imparando a stare nelle "diversità" , nello scambio continuo di chi è meno fortunato di te! e non si perde niente.!Se nella classe ci sono dei bambini che hanno dei problemi credetemi questo non va mai a svantaggio degli altri ,anche se così può sembrare! i bambini imparano sempre "nonostante i maestri". Il problema è comunque quello di continuare a chiedere sostegno e mezzi per poter dare a tutti ciò di cui hanno bisogno in modo che ognuno possa seguire il suo percorso, anche percorsi di avanzamento ..insieme a tutti gli altri! ciao!
Ciao sissi
L'amore e l'amicizia a volte sono dei boomerang, tornano a te. dodi li
ti avevo lasciata in un ambiente più gioioso l'anno scorso nella scuola.
Tu ti accorgi di non poter gestire più di tanto una crescita delle prepotenze nei bambini.
Se c'è qualcuno che può avere fatto qualcosa per loro, a causa del tuo carattere dolce e del tuo vero interesse, quella sei tu.
Rispetto ed accettazione. Tutto si condensa in queste parole perchè le idee e le personalità sono altra cosa. Attorno a me vedo dell'educazione per fortuna, ma disponibilità ed accettazione poca. E questo negli adulti, che logicamente vengono emulati.
"comunque non dobbiamo mai perderci in situazioni che non ci appartengono, ma solo cercare di mettere a fuoco ciò che sempre emerge anche da negatività che proprio perchè tali ci indicano altre direzioni"
Intelligente questo tuo discorso. Quando una situazione è difficile gestirla ci sono sempre altre strade. Dobbiamo ricordarcelo.
Interessante anche quanto dici qui.
"Quando essi crescono, e noi cresciamo si riempie un vaso che non conosce il suo contenuto."
Qualcuno conosce il proprio contenuto, mi ci metto io, te, e altri. E' dolorosa questa consapevolezza e quindi pure altre strade possono essere direzioni auspicabili, anche se non ci appartengono. Per molti caratteri vanno bene.
Spero di essermi spiegata perchè il discorso lo trovo interessante e metterlo a fuoco illumina.
sissi/6/2009,
Il problema è grande come il mare che queste persone attraversano per giungere fino a noi!oggi ,secondo meno , dobbiamo prendere coscienza di come la nostra società è cambiata, dobbiamo vedere i nostri figli nel" mondo ".ti invio uno scritto preso da un libro che lessi durante un corso di aggiornamento:"tolleranza e intollerenza nella storia"
"La storia insegna chee ogni qualvolta l'intollerenza prende il sopravvento nei rapporti fra gli uomini e le nazioni, finiscono immediatamente per determinarsi condizioni di sofferenza, di ingiustizia, di lutto.
L'intolleranza è propedeutica alla sopraffazione ed è sinonimo di separazione e di contrasto, dunque di regreso e di involuzione: se progredire è il destino che vogliamo riconoscere all'uomo a garanzia di serena prosperità, è ad atteggiamenti di accettazione, di confronto e di dialogo che dobbiamo orientare il nostro agire.
Non è certamente facile essere costruttori di pace nè è semplice imparare a vivere la dimensione planetaria.Tuttavia è in tal senso che dobbiamo operare con tenacia e con speranza."ciao!
continua.....
Brava sissi, sei meravigliosa come sempre!
L'immigrazione non la fermi.
dodi li24/6/2009
L'intolleranza è un sottofondo che incrementa l'odio.
Hai ragione, dobbiamo quindi metterci nelle condizioni di non doverla nè suscitare, nè provare.
La politica dovrebbe lavorare in tal senso. Cioè, non creare le condizioni per cui gli immigrati procurino in noi questo sentimento. Ed in primo luogo ciò si può fare "solo" con il limitare gli accessi al nostro paese da moltitudini di poveri esseri umani non in grado di sostenersi e di integrarsi.
Il problema è a monte dell'insegnamento, e se rifiutiamo (di principio) la società multi-etnica, rifiutiamo automaticamente l'insegnamento di quelle basi che hanno permesso ad un certo Obama di diventare presidente degli Stati Uniti.
è un valore da perseguire.
Io trovo un solo rimedio: limitare l'immigrazione.
Nel Kossovo vivevano 500.000 kossovari serbi. Permettendo agli albanesi di metterli in minoranza poichè divennero 2.000.0000 in circa 30 anni, che istituirono l'UCK rivoltandosi agli ospiti con le armi (sovvenzionati da un estero interessato) portarono via il territorio ai padroni di casa impadronendosene poi legalmente.
E' una legge naturale questa, occorre non predisporre le condizioni perchè si creino i presupposti che la sostengano. Comunque anche la sola serenità è un valore da conservare!
Ciao carissima
dodi li22/7/2009 (discussione diferita nel tempo)
Riferendomi al sistemo scolastico di oggi in genere, mettere in mano la bacchetta agli insegnanti (come si faceva una volta) , abbassare voti, il voto in condotta determinante per la bocciatura, ecc.ecc. non servono a risolvere i problemi reali che la scuola italiana sta vivendo in questo periodo delicato.
Io non sono insegnante, ma ho avuto due figlie a scuola e sono stata rappresentante nei "decreti delegati"
Le capacità formanti un buon insegnante sono sia nel DNA che nella formazione professionale.
Non servono i continui cambiamenti di regole a migliorare la condizione della scuola. Al contrario serve lasciare le cose come stanno per dare stabilità. Non sono le regole che contano. Serve che gli insegnanti non siano tormentati dalle loro continue trasformazioni, ma vengano lasciati in pace, usando naturalmente il DNA personale, quello purtroppo non lo si può cambiare. Bisognerebbe fare dei test di attitudine prima del loro inserimento in quel lavoro, così delicato e importante per la Società.
Bella questa citazione da "Temporale" di Jovanotti: l'autista di scuolabus ha in mano la nazione più di un ministro, di un papa o di un'autorità"
sissi2000
essere insegnanti di scuola elementare è oggi molto difficile, la scuola si sta trasformando in un'azienda e questo non sarà mai possibile! ci vuole preparazione di base ma tanta sensibilità con i bambini( non tutti, come dice la mia amica dodi, sono indicate a fare questo lavoro).non so se ho queste capacità, ma sono "attenta"....e credimi i bambini hanno bisogno di mani ferme e anche di attenzione. la scuola vive un periodo di grande stordimento, i bambini sanno da soli "amalgamarsi" se noi adulti li lasciamo anche liberi di gestirsi nei loro problemi, ma noi complichiamo, la società complica..se solo li ascoltassimo riusciremmo a fare molto di più. ho sperimentato che spesso loro hanno già delle soluzioni e noi.. andiamo a cercare lontano. Sì ,mi ricordo di quando andavo a scuola io, riconosco in loro il mio disappunto di bambina e allora mi vedo e.. percepisco che devo creare quel rapporto di fiducia che ti aiuta a crescere ad imparare e.. a ricordarti della tua maestra quando sarai grande. ciao!
dodi li
Che carina che sei sissi, ti mando questa immagine che avevi mandato tu, penso sia stata scattata nella tua scuola. E'vero?
bambini-in-palestra.
no, non è stata scattata nella mia scuola ma è come fosse così perchè i bambini sono tutti uguali! ciao!
Bellissimo post, meraviglioso.
Edited by perla lunare - 11/3/2023, 10:41